IL CIELO DI NOVEMBRE 2019

IL CIELO DEL MESE DI NOVEMBRE 2019

IL SOLE

Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione; vi rimane però solo 7 giorni. Il 30 infatti fa il suo ingresso nell’Ofiuco, la “13a costellazione zodiacale”. 1 novembre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.06 15 novembre: il sole sorge alle 7.02; tramonta alle 16.51 30 novembre: il sole sorge alle 7.19; tramonta alle 16.42 Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 59 minuti per una località alla latitudine media italiana.

L’11 novembre 2019 si verifica il transito di Mercurio davanti al disco solare. 

Ingresso sul disco solare alle 13.30.06 – 13.31.46 (ora italiana)  altezza 23,8°

centro del transito alle 16.14.13 (ora italiana) altezza 4,8°

Tramonto del Sole alle 16.44 (ora italiana)

Uscita dal disco solare alle 18.56.40 – 18.58.20 (ora italiana) altezza -22,0°

LA LUNA

PRIMO QUARTO 4 novembre ore 11.23

LUNA PIENA 12 novembre ore 14.34

ULTIMO QUARTO 19 novembre ore 22.11

LUNA NUOVA 26 novembre ore 16.06

OSSERVIAMO IL FALCETTO LUNARE

Il 28 novembre 2019, al tramonto del Sole la Luna ha un’età di 48.6 ore e una fase del 4.6%. Il 29 novembre 2019, al tramonto del Sole, la Luna ha un’età di 72.6 ore e una fase del 10.6%

I PIANETI

MERCURIO:  l’11 novembre, in concomitanza con la congiunzione inferiore si verifica l’atteso transito del pianeta davanti al disco solare. Potremo osservare un puntino nero spostarsi davanti al Sole per tutto il pomeriggio, fino al tramonto. Rimandiamo al link alla pagina dedicata per tutti i consigli sull’osservazione del fenomeno, con gli opportuni accorgimenti (filtri solari) per proteggere la vista. Mercurio ricompare rapidamente al mattino presto e il 28 novembre raggiunge la massima elongazione mattutina, con oltre 20° di distanza angolare dal Sole. Si può cercare Mercurio sull’orizzonte orientale, dove sorge 1 ora e 46 minuti prima del Sole.                                                                                                                        VENERE: il ritorno del pianeta più luminoso era iniziato un po’ in sordina, con il pianeta che per diverse settimane era rimasto ancora molto basso sull’orizzonte occidentale. Nel mese di novembre l’osservabilità di Venere inizia a migliorare sensibilmente. Nella corso della seconda parte del mese l’anticipo del tramonto del pianeta supererà un’ora e mezza rispetto al tramonto del Sole. Avremo quindi sempre più tempo per ammirare il fulgore di Venere nel crepuscolo serale. Da non perdere la congiunzione con Giove del giorno 24. Dall’inizio del mese Venere attraversa la parte superiore della costellazione dello Scorpione; dall’8 novembre lo vediamo nell’Ofiuco, dal giorno 23 inizia ad attraversare il Sagittario.                     MARTE: il sorgere di Marte anticipa gradualmente con il passare delle settimane, migliorando man mano le opportunità di riuscire ad osservarlo tra le prime luci dell’alba sull’orizzonte a Sud-Est. Marte completa il suo percorso nella costellazione della Vergine e termina il mese di novembre vicino al limite con la Bilancia.                                                                          GIOVE: il pianeta più grande del sistema solare sta per terminare il suo lungo periodo di osservabilità serale. Possiamo osservarlo per breve tempo, prima del suo tramonto, nella prima parte della sera, basso sull’orizzonte occidentale. Tuttavia vale la pena continuare ad osservarlo nell’attesa della spettacolare congiunzione con Venere del giorno 24. Da segnalare, dopo una prolungata permanenza nella costellazione dell’Ofiuco, il passaggio, dal 16 novembre, alla costellazione del Sagittario.         SATURNO: anche l’osservabilità di Saturno è ormai limitata alle prima ore della sera. Il pianeta tramonta circa un’ora e mezza dopo Giove. Possiamo quindi osservarlo solo al calare dell’oscurità sull’orizzonte a Sud-Ovest. Saturno chiude un suggestivo corteo di pianeti, preceduto da Giove e Venere. Il pianeta di trova ancora nella costellazione del Sagittario.    URANO: dopo l’opposizione al Sole avvenuta negli ultimi giorni di ottobre, il pianeta è ancora osservabile praticamente tutta la notte. Lo si può quindi individuare agevolmente ad Est dopo il tramonto del Sole, per poi seguirlo in cielo mentre nel corso della prima parte della notte si eleva fino a culminare a Sud. Essendo la luminosità del pianeta al limite della capacità di percezione dell’occhio umano, è preferibile osservarlo utilizzando un telescopio. Urano prosegue il suo lento moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.                                                                                                     NETTUNO: il pianeta è osservabile nel corso della prima parte della notte. Nella prime ore di oscurità lo si può osservare mentre culmina in direzione Sud. Intorno alla mezzanotte si trova già molto basso sull’orizzonte occidentale, prossimo al suo tramonto. Nel corso del mese l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo continua a ridursi. Per individuare Nettuno è necessario l’uso del telescopio, essendo la luminosità del pianeta inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Dopo alcuni mesi di spostamento con moto retrogrado, dal 27 novembre il pianeta torna a muoversi con moto diretto, ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.

CONGIUNZIONI

Luna – Saturno: il 2 novembre la falce di Luna crescente tramonta affiancata al pianeta Saturno nella costellazione del Sagittario.                Luna – Marte – Mercurio: tra le prime luci dell’alba del 24 novembre, nella costellazione della Vergine, la sottile falce di Luna calante sorge poco prima di Marte, seguito dal pianeta Mercurio.                                                         Giove – Venere: la congiunzione più spettacolare del mese si verifica la sera del 24 novembre, quando si incontrano in due pianeti più luminosi, Giove e Venere. I due pianeti tramontano presto: per non perdere lo spettacolo è necessario osservare il cielo sull’orizzonte occidentale appena inizia a calare l’oscurità, poco dopo le ore 17. La congiunzione si verifica nella costellazione del Sagittario. nella quale si può individuare anche Saturno.                                                                                                                 Luna – Giove – Venere: il giorno 28, appena dopo il tramonto del Sole, possiamo osservare la Luna tra Giove e Venere, nella costellazione del Sagittario. Luna – Saturno : il 29 novembre, la falce di Luna si avvicina a Saturno sempre nella costellazione del Sagittario. 

LA STELLA DOPPIA DEL MESE

https://divulgazione.uai.it/index.php/Stella_doppia_del_mese_di_novembre_2019

OSSERVIAMO IL PASSAGGIO DELLA ISS

Fino al 14 novembre possiamo osservare solo passaggi nelle prime ore dell’alba. Dal 20 novembre riprende la visibilità dei passaggi serali in particolare quelli del 24, 25, 26 e 27 novembre.

IRIDIUM FLARES

Il 3 novembre alle 18.31 il brillamento di Iridium 97 raggiungerà la magnitudine -2,0 Altezza sull’orizzonte 49° Azimut 23° (NNE)

COSTELLAZIONI

La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata. È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l’opportunità di ammirare brevemente, sull’orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo. Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il “Triangolo Estivo”, ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell’Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni). Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull’orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l’Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti. Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell’Ariete. Chi osserva da luoghi con l’orizzonte meridionale privo di ostacoli può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell’eclittica: la Balena e più a Ovest, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere la brillante Fomalhaut. Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell’imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli. In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone. Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio. Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un’altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell’Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella. In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel “cielo di ottobre”: il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la “W” di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo. Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l’Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del “Gruppo Locale”, la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda. A Settentrione troviamo come sempre l’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.

ASTEROIDI

Il 12 novembre l’asteroide (4) Vesta sarà all’opposizione nella costellazione del Toro con magnitudine 6,5